mercoledì 11 agosto 2010

Proprietà benefiche dell’ Arnica


Per alcuni il nome “arnica” deriva dal greco “ptarmicòs“, letteralmente “starnutatorio”, infatti radici e fiori emanano un intenso profumo aromatico che può provocare lo starnuto; altri invece fanno derivare il nome dal greco “arnakis” che vuol dire “di pelle d’agnello”, alludendo alla particolare tessitura delicata delle foglie, glabre nella pagina inferiore e pubescenti (ovvero ricoperte di fitta e corta peluria) sulla pagina superiore.
L’Arnica (Arnica montana L.) è chiamata in Italia anche col nome popolare “Tabacco di montagna”, in Francia “Tabac des Vosges”, in Inghilterra “Mountain snuff” o “Mountain tobacco”, perché le popolazioni delle zone montane, in cui l’Arnica prospera, la utilizzavano come tabacco da fiuto dopo averla essiccata e polverizzata.
L’arnica è davvero un “farmaco” straordinario per la cura post trauma. Può essere usata per coadiuvare le terapie post incidente; può aiutare i trattamenti acuti e cronici anche a lungo termine, ma i migliori benefici si hanno nel contrastare gli shock e i traumi. Dona un immediato soccorso per le contusioni, le ferite e aiuta a riassorbire edemi e versamenti ematici.
A questa pianta sono riconosciute proprietà antinfiammatorie, analgesiche, antiecchimotiche. Ne è consigliato solo l’uso esterno. Viene utilizzata quindi per applicazioni locali sotto forma di crema in caso di contusioni, ecchimosi, edemi da frattura, ematomi, distorsioni, dolori muscolari e articolari. L’applicazione è consentita solo su pelle integra che non presenti abrasioni o tagli, poiché potrebbe indurre dermatiti pruriginose.
L’arnica omeopatica ha benefici effetti sull’artrite postraumatica, le malattie neurologiche e la depressione. Per le mamme in gestazione, l’arnica omeopatica aiuta a ridurre i dolori, facilita il parto, riduce le perdite ematiche.
L’arnica viene sconsigliata per uso interno, perché in dosi non controllate può provocare scompensi cardiaci, vertigine e vomito. Le dosi omeopatiche sono invece più sicure, poiché utilizzano dosi minime.

Nessun commento: