domenica 26 dicembre 2010

Inluminazione Natalizia

Questo video è meraviglioso, un’abitazione, The House on Christmas Street, interamente illuminata a festa da ben 45.000 luci e 176 canali di controllo per la gestione delle luci a ritmo di musica

Sistema d’illuminazione modulare

 

Realizzato dal designer Daniel Becker, si tratta di un sistema di illuminazione modulare. Il suo nome è Sparks e si compone di tre moduli realizzati in tubi di alluminio, che possono essere assemblati a proprio piacimento e secondo le proprie esigenze. Il sistema d’illuminazione, come si evince dalle immagini, può essere organizzato in varie configurazioni per dar vita a splendide strutture tridimensionali.

sistema-dilluminazione-modulare-5-230x300Ogni modulo può essere ruotato liberamente a 360 ° per fronteggiare ogni possibile sua allocazione. Praticamente non esistono limiti nelle sue forme e dimensioni. L’illuminazione è data dai led, a basso consumo energetico, nascosti all’interno dei coni di vetro sabbiato in acrilico.

sistema-dilluminazione-modulare-8-200x300

più informazioni sul sito www.danielbecker.eu

martedì 16 novembre 2010

Apostrophe, sbuccia arance


Apostrophe è un oggetto inusuale che non rivela a prima vista la sua funzione. In realtà il suo funzionamento è semplice, per sbucciare un’arancia tutti sanno che si deve incidere la buccia secondo meridiani e paralleli, il tagliente ad uncino serve proprio a questo scopo e la sua dimensione determina una profondità di taglio calibrata sullo spessore della buccia senza arrivare ad intaccare la polpa. Funziona come un agile aratro in grado di incidere la buccia anche con segni liberi e decorativi.

domenica 17 ottobre 2010

Morìa delle Api Scienziati e Militari Americani chiariscono il Mistero


Il fenomeno della morìa delle api , che dal 2006 è oggetto di allarme e di indagini a livello mondiale, è stato dunque chiarito: è quanto emerge dalle conclusioni di un’inedita quanto fruttuosa collaborazione tra ricercatori universitari ed entomologi dell’Esercito statunitense. La notizia, pubblicata dalla rivista scientifica PlosOne, è stata subito oggetto di un circostanziato commento apparso in questi giorni sul prestigioso quotidiano New York Times. Le cause del fenomeno - che finora erano state considerate anche in Italia come riconducibili prevalentemente ai pesticidi impiegati in agricoltura, agli Ogm o alle radiazioni elettromagnetiche - sono in realtà riconducibili alla esplosiva azione di Nosema ceranae (un fungo che in pochi anni si è diffuso in tutto il mondo a causa del commercio di api provenienti dall’Est Asiatico e dei mancati controlli sanitari alle frontiere) e al conseguente diffondersi dei virus che attaccano l’apparato intestinale delle api per poi decretarne spopolamenti e morìe . Le modalità di interazione di questi due nemici naturali delle api, per quanto non siano ancora interamente conosciute agli scienziati, di certo però producono effetti nefasti in presenza di elevati tassi di umidità o siccità e trovano terreno fertile al loro sviluppo quando le api non sono sottoposte ad un corretto e completo apporto nutrizionale di aminoacidi. Risultati che, a detta dei ricercatori dell’Università del Montana e di una Unità speciale dell’Esercito degli Stati Uniti, attiva presso l’Edgewood Chemical Biological Center di Baltimora, sono stati possibili grazie alle più sofisticate tecniche di indagine batteriologica. Quello che oggi appare più chiaro del passato è che la contemporanea azione di Nosema e Virus agisce negativamente sulla capacità di memoria o di navigazione delle api determinando una specie di “impazzimento” che spiegherebbe gli improvvisi spopolamenti degli alveari. Secondo la FAI – Federazione Apicoltori Italiani, tali ricerche spiegano le ragioni delle gravi mortalità invernali e meritano di essere immediatamente confrontate con i dati finora raccolti nel resto del mondo, ivi comprese quelle effettuate nel nostro Paese.

FONTE: FAI

venerdì 20 agosto 2010

Dieta perfetta. 9 Consigli utili per perdere peso



 9. Mangiare lentamente
Dal momento in cui iniziamo a mangiare, ci vogliono 20 minuti al nostro cervello per sentire la sensazione di pienezza. Così, i mangiatori veloci possono facilmente mangiare oltre il loro punto di pienezza. È, quindi, meglio mangiare lentamente e gustare il sapore del cibo al meglio.
Oltre alla perdita di peso, mangiare lentamente può ridurre i problemi di digestione e ridurre lo stress mentale.
8. Non saltare i pasti
Mangiare spesso in piccole quantità durante il giorno aiuta ad equilibrare il livello calorico del vostro corpo. Mantiene inoltre il livello di zuccheri nel sangue sotto controllo. Saltare i pasti può incidere negativamente sulla vostra salute generale.
La ricerca ha rivelato che saltare 2 pasti a favore di 1 pasto grande porta a cambiamenti metabolici potenzialmente rischiosi.
I ricercatori hanno scoperto che coloro che saltano i pasti avevano elevati livelli di glucosio e la risposta insulinica ritardata. Queste condizioni, se persistono per un tempo sufficientemente lungo, potrebbe portare al diabete.
7. Prodotti alimentari freschi
Evitare cibi confezionati e trasformati per quanto possibile. Infatti, il cibo confezionato è in parte colpa dell’obesità nel mondo. Questo alimento contiene tutti i generi di prodotti chimici che si possono immaginare ed è estremamente pericoloso per la salute ed il peso.
Gli alimenti contengono nessuna o poche sostanze nutritive, anche se sono ricchi di calorie.Il corpo cerca le sostanze nutritive e, quando non ne trova nessuno, conserva le calorie, il corpo si rifiuta di bruciare le calorie e questi alla fine si trasformano in grasso.
6. Motivo per eccesso di cibo
È l’eccesso di cibo la madre di tutti i problemi di peso, senza dubbio. Ogni volta che mangiamo troppo, è bene cercare di scoprire il motivo dietro. Non si può semplicemente essere l’eccesso di cibo solo per divertimento. L’ eccesso di cibo è spesso innescato da stress, noia, solitudine, rabbia, depressione e altre emozioni. Imparare a gestire le tue emozioni è un buon modo di astenersi dal mangiare troppo. L’eccesso di cibo possono essere trattati tramite il vostro psicologo, che ti può aiutare a gestire le tue emozioni e modificando le tue abitudini.
5. Non tagliare fuori tutto ciò che ti piace
Non privarti del tuo cibo preferito. Prendere l’abitudine di premiare con il piatto preferito ogni volta che si raggiunge l’obiettivo a breve termine. Se si tenta di tagliare fuori tutto dal vostro menù, l’unica cosa che sta per succedere è che si sta per cadere fuori della vostra perdita di peso programmata. In breve, fai molta attenzione alla quantità e la frequenza.
4. Cambia il tuo stile di vita
Non cambiare la vostra dieta, cambia il tuo stile di vita alimentare. Cambiare la vostra dieta aiuterà soltanto la perdita di peso per un breve periodo, sarà perdere peso solo per guadagnare un paio di mesi più tardi.
Impara a mangiare verdura, frutta e cereali integrali. Riducono grassi e calorie nella dieta. In breve, bisogna abituarsi a prendere in meno calorie di quanto si faceva prima, se vuoi avere una possibilità che duri nel tempo.
3. Diario alimentare
Di tenere un diario alimentare ti aiuterà a pianificare il tuo schema alimentare e di comportamento. Scrivete tutto. Che cosa si mangia, quanto si mangia, quando hai mangiato, i livelli di fame, i vostri sentimenti, tutto! Ogni volta che si trova un problema con il vostro piano, è possibile tornare al diario e correggerle. È possibile identificare la causa del mangiare troppo e si possono apportare modifiche al tuo stile di vita.
2. Esercizio
Che cosa può essere più utile per bruciare calorie in eccesso e riducendo i grassi di esercizio?
30-60 minuti di esercizio fisico è raccomandato per una vita sana. Come abitudine l’esercizio potrebbe essere difficile, ma una volta messo a fuoco il tutto e con un po d’impegno, troverete l’esercizio piuttosto divertente. Il sollevamento pesi in aggiunta a qualsiasi attività fisica si può notevolmente aumentare la capacità di bruciare grassi. Vai a fare una passeggiata, partecipa alle attività sportive locali o entra in palestra, sono tutti ugualmente buoni una volta che diventano regolari.
1. Non rinunciare
La regola più importante per la perdita di peso, è mai e poi mai rinunciare. Continuate avanti, imparare dai propri errori e modificare il piano secondo i commenti del giorno. Cercate di rilassarvi e non essere ossessionati dal perdere peso.

Maniglie dell'amore addio!

 

L'addome, soprattutto negli uomini, è una sede di accumulo preferenziale del grasso. L'eccesso di adipe spesso si concentra anche nei fianchi dando origine alle cosidette "maniglie dell'amore", un inestetismo per molti fastidioso e difficile da combattere. Il problema però non è solamente estetico, l'eccesso di grasso addominale aumenta infatti il rischio di malattie coronariche, insulino resistenza, diabete, dislipidemia, alcuni tipi di cancro ed ipertensione.

Per combattere le maniglie dell'amore in maniera concreta è fondamentale un approccio multilaterale basato su una corretta alimentazione ed un regolare programma di attività fisica.

Considerata la gravità del problema è importante associare a questi classici rimedi soluzioni apparentemente meno efficaci ma che, unite insieme, aiutano a combattere le maniglie dell'amore sotto molteplici punti di vista.

Allenamento mirato e dimagrimento localizzato

Se nel bel mezzo di una serie di addominali il vostro personal trainer vi interrompe dicendovi che il dimagrimento localizzato non esiste e che allenare spesso questo muscoli serve a poco, non dategli retta. Nonostante la sua affermazione sia dettata dai risultati di alcune prestigiose ricerche pubblicate in tutti i libri di testo del settore, per sconfiggere le maniglie dell'amore è necessario lavorare molto sugli addominali.

Chiunque abbia provato ad allenare intensamente l'addome potrà confermarvi l'efficacia di questa teoria.

Ovviamente, se presi singolarmente, gli esercizi per gli addominali non possono far molto per risolvere il problema.ammirate-il-fisico-perfetto-di-krag-hopps

Occorre quindi integrare tra loro attività diverse come quelle aerobiche (corsa, ciclismo, nuoto di durata), l'interval training e gli allenamenti con i pesi.

L'associazione di esercizi aerobici con altri mirati all'ipertrofia muscolare è il modo migliore per innalzare il metabolismo e bruciare più calorie durante tutta la giornata.

Un programma di allenamento ideato per dire addio alle maniglie dell'amore dev'essere programmato nel lungo periodo. Per arrivare pronti alla prova costume occorre quindi lavorare costantemente per almeno 3-6 mesi (in relazione alla severità del problema).

Dopo un breve periodo di adattamento, necessario per prendere confidenza con gli attrezzi, si può finalmente entrare nel vivo del programma "anti maniglie dell'amore". In questa prima fase si eseguiranno cinque allenamenti alla settimana. Tre sedute saranno dedicate al lavoro aerobico (50-60') e due a quello di forza (allenare tutto il corpo: 6 serie per il petto 6 per la schiena, 4 per le braccia e 3 per le gambe).

Gli addominali andranno allenati tre volte alla settimana (eseguire ogni volta 3 serie per la parte alta dell'addome, 3 per quella bassa, 3 per gli obliqui e 3 per i lombari).

Dopo otto settimane l'allenamento con i pesi e quello cardiovascolare andranno associati all'interno della stessa seduta di allenamento. In un primo momento si passerà dai cinque ai quattro allenamenti settimanali, aprendo ogni seduta con esercizi di tonificazione seguiti da 30' di attività aerobiche. Nell'ultimo periodo si seguirà un programma composto da 4 sessioni settimanali: due di circuiti training, una esclusivamente dedicata ai pesi ed un'altra al lavoro aerobico.

Mano a mano che ci si avvicina alla prova costume gli addominali andranno allenati con maggiore intensità e frequenza (anche tutti i giorni, magari appena svegli prima di fare colazione). In questo modo si aumenta la circolazione sanguigna favorendo indirettamente il dimagrimento localizzato e donando all'addome l'ambito aspetto cesellato. I migliori esercizi per gli addominali sono i classici crunches (tradizionale e inverso), gli esercizi alla Swiss Ball e l'esercizio "bicicletta" per gli obliqui .

Dieta

Le maniglie dell'amore sono spesso la diretta conseguenza di cattive abitudini alimentari. Una dieta scorretta può infatti vanificare i grossi sacrifici compiuti in palestra.

La dieta ideale per combattere le maniglie dell'amore deve prima di tutto essere varia e bilanciata.

1) è importante consumare ogni giorno un'ampia varietà di cibi salutari (cereali integrali, verdure, pesce, carne magra, legumi, latticini magri, oli vegetali, frutta fresca e secca).

2) Nessun alimento dev'essere demonizzato. Bisogna comunque evitare il consumo di alimenti contenenti troppi grassi idrogenati, saturi o zuccheri. Non bisogna quindi temere i carboidrati, ma è importante sostituire quelli semplici (ad alto indice glicemico) con quelli complessi (legumi, verdura, avena).

3) Non lasciarsi sedurre da mode alimentari o da diete che estremizzano qualche concetto, come l'iperproteicità o la restrizione di carboidrati (dieta Atkins, scarsdale, metabolica, chetogenica ecc.).

4) Adottare i modelli alimentari tipici della dieta mediterranea, riducendo leggermente la percentuale glucidica (dal 65 al 55-50%) ed innalzando leggermente quella proteica e lipidica (25-30% per i grassi e 20% per le proteine).

5) Sfruttare a proprio vantaggio gli alimenti ed i prodotti "brucia grassi". Caffeina, guaranà , preparati erboristici contenenti efedrina, arancio amaro (sinefrina), peperoncino, cacao, the scuro, erba Mate, fucus e garcinia, hanno spiccate caratteristiche termogene (innalzano il metabolismo basale costringendo il corpo a bruciare più calorie). L'importante è non abusare di questi prodotti, per evitare effetti collaterali come irrequietezza, tremori, nervosismo e tachicardia.

6) Consumare pasti piccoli, frequenti e ben bilanciati. I picchi insulinici (favoriti da pasti troppo abbondanti e sbilanciati a favore dei carboidrati), insieme al digiuno prolungato, sono infatti i maggiori responsabili dell'accumulo di grasso a livello del ventre.

Ulteriori soluzioni a modesta efficacia

CREME: quelle contenenti capsicina (estratto del peperoncino) o altri princìpi attivi in grado di stimolare la circolazione, possono contribuire alla definitiva sconfitta di rotolini e maniglie dell'amore. L'applicazione di tali prodotti va seguita da un buon massaggio in modo da amplificarne l'effetto stimolatorio sul microcircolo.

Anche le fasce addominali, innalzando localmente la temperatura corporea, favoriscono il dimagrimento localizzato.

INTEGRATORI: oltre ai brucia grassi contenenti estratti termogeni (in grado di accelerare il metabolismo), segnaliamo anche l'acido lipoico (un potente antiossidante e stabilizzatore di insulina) e la carnitina (un amminoacido che favorisce la metabolizzazione dei grassi). Il primo va assunto in dosi da 200 mg dopo i pasti principali. Un'ora prima dell'allenamento cardiovascolare si possono invece assumere 400-1000 mg di carnitina.

Un multivitaminico a basso dosaggio può essere assunto regolarmente a colazione, soprattutto da chi non consuma abbastanza frutta e verdura.

Un ultimo consiglio

Per raggiungere un obiettivo particolarmente caro serve costanza, impegno e determinazione. Le maniglie dell'amore sono un nemico subdolo, ma non invincibile. Se hai provato mille soluzioni e un addome cesellato sembra essere ormai soltanto una chimera, non ti arrendere! Consulta i migliori specialisti, segui i consigli di questo sito e mantieniti ben informato. Le maniglie dell'amore si possono sconfiggere, ma un grande risultato richiede sempre un grande impegno.

giovedì 19 agosto 2010

Yoga, conoscere se stessi

Sto pensando molto all’idea di provare a fare yoga, mi incuriosisce e mi piace l’autodisciplina. 



 La parola Yoga deriva dal sanscrito YUG e possiamo tradurla con unire, legare insieme, aggiogare...
I vari sistemi dello yoga hanno differenze esclusivamente nel punto di inizio: il fine è lo stesso in tutti, cioè la conoscenza di se stessi.
Nello Yoga la pratica conta al 100%. Non c'è bisogno di credere in qualcosa, la cosa migliore è lasciare la mente aperta e ascoltare quello che ci viene da dentro.
Per arrivare alla conoscenza di sé stessi, è indispensabile l'autodisciplina. Quello che lo yoga fa è proprio insegnare la disciplina di se stessi: un libro di yoga insegna a disciplinare l'intelligenza, un altro i sentimenti, un altro il fisico, tutto questo per adattarsi alla disposizione degli aspiranti. Le denominazioni dello yoga variano a seconda delle vie.
Lo Yoga che viene più praticato in Occidente è lo Hatha Yoga (e spesso lo Yoga in generale viene da noi confuso con Hatha Yoga), anche se negli ultimi anni si stanno diffondendo sempre più varianti del Kundalini Yoga (che comunque ha alla base alcune posizioni dell'Hatha Yoga).

martedì 17 agosto 2010

Tavolozza multisensoriale



 Un piatto colorato raggiunge i nostri sensi ancor prima di assaggiarlo, il colore come la musica si serve di una scorciatoia per suscitare emozioni.
Ci rende più felici il regno dell'inteletto che non quello del tangibile, così il colore in cucina aiuta a rilassare la nostra mente, a predisporre positivamente la persona all'atto di mangiare bene e con gusto.
Così la performance Coloribo di Bice Perrini, artista che usa diversi linguaggi, dalla pittura, al disegno, al video, all'istallazione, alla performance multisensoriale, coinvolgendo i 5 sensi dell'uomo, si è trasformata in una vera e propria Cena Cromatica, dove diventa protagonista non solo il colore ma anche il mangiare sano con la natura attraverso i suoi elementi vegetali (frutta e verdura).
prodotti e ricette li trovate qua coloribo

Ritorna l'allarme per gli orientali cannibali BUFALA

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lunedì 16 agosto 2010

Riso o pasta? In cucina è meglio scegliere il riso o la pasta, quale di questi due alimenti ha le migliori caratteristiche nutrizionali?

 

ENERGIA 353 Kcal ENERGIA 332 Kcal
Parte edebile 100% Parte edebile 100%
Acqua 10,8 g Acqua 12,0 g
Carboidrati 79,9 g Carboidrati 80,4 g
Lipidi 1,4 g Lipidi 0,4 g
Proteine 10,9 g Proteine 6,7 g
Fibre 2,7 g Fibre 1,0 g

Osservando le tabelle sovrastanti si può effettuare un primo confronto tra questi due alimenti:
la pasta ha un contenuto calorico leggermente superiore, è più ricca di lipidi, proteine e fibre mentre è più povera di acqua e carboidrati.
Occorre però precisare che il riso, pur avendo un contenuto proteico inferiore alla pasta, ha un indice chimico* superiore che lo rende sotto questo punto di vista equivalente, se non addirittura superiore alla pasta.

Il riso è anche più digeribile poiché l'amido di riso è composto da granuli di dimensioni inferiori ed è povero di amilosio (necessita solamente di 1 o 2 ore di attività gastrica contro le 3 o 4 ore della pasta) . Il suo peso aumenta notevolmente durante la cottura, basti pensare che da 1 etto di riso crudo si ottengono circa 320 grammi di riso cotto. Per questo motivo ha un indice di sazietà superiore alla pasta.
Il riso parboiled così come quello integrale, conserva intatte gran parte delle vitamine contenute nel chicco. Infine il riso può essere utilizzato anche dai celiaci, poiché contiene poca prolammina, una sostanza che partecipa alla formazione del glutine.
Insomma, sebbene i due alimenti siano simili dal punto di vista nutrizionale, il riso vanta alcune caratteristiche che lo rendono, anche se di poco, migliore della pasta. 
* INDICE CHIMICO: è dato dal rapporto tra la quantità di un dato aminoacido in un grammo della proteina in esame e la quantità dello stesso aminoacido in un grammo della proteina di riferimento biologica (dell'uovo). Più è alto questo indice e maggiore sarà la percentuale di aminoacidi essenziali.

Caffeina contro borse ed occhiaie

 


Per uso topico, la caffeina viene impiegata in moltissimi prodotti per il contorno occhi, ed in modo particolare in quelli dedicati al trattamento di borse ed occhiaie. Il razionale d'uso della caffeina contro tali inestetismi sta nella sua capacità di drenare gli accumuli sierosi, consentendo un rapida eliminazione delle stasi di liquidi. Da sottolineare, per'altro, la nota capacità della caffeina di stimolare la mobilizzazione degli acidi grassi nell'ipoderma, caratteristica che potrebbe renderla controindicata in presenza di occhiaie "secche", scavate da solchi più o meno profondi (rughe). La caffeina, peraltro, è un discreto filtro solare e ciò contribuisce a proteggere i finissimi capillari del contorno occhi dai danni causati dall'eccessiva esposizione ai raggi UV.
L'assorbimento transdermico della caffeina presente in creme contro borse ed occhiaie, non è sufficiente ad indurre effetti sistemici; si tratta quindi di un ingrediente sicuro anche per i soggetti particolarmente sensibili alla sua azione.
Se assunta per via orale la caffeina produce ugualmente un effetto di stimolo sulla diuresi e sulla lipolisi, anche se generale anziché mirato; per potenziarne l'effetto drenante, particolarmente utile in presenza di borse e gonfiori, andrebbe assunta sottoforma di alimenti come il tè nero (antiossidanti + effetto drenante dell'infuso e della caffeina). Va invece evitato l'utilizzo eccessivo e cronico di caffè, in quanto l'eccesso di caffeina per via sistemica alla lunga andrebbe ad aumentare lo stato di stanchezza dell'organismo, rendendo più evidenti borse ed occhiaie.

Il tarassaco, Taraxacum officinale un integratore per la definizione




Il tarassaco (Taraxacum officinale, fam. Composite o Asteracee) è una pianta erbacea particolarmente diffusa nei luoghi erbosi ed areati di tutto il territorio italiano. Noto anche come dente di leone, stella gialla e capo di frate, il tarassaco si riconosce facilmente per i suoi capolini fiorali di colore giallo intenso, che si chiudono al calar del sole e si riaprono al ritorno della luce (il tarassaco è conosciuto anche come girasole dei prati). Al capolino sussegue un globo piumoso bianco-argentato, dotato di numerosi acheni; da qui l'appellativo popolare "soffione".
Alcuni autori fanno risalire le origini del nome "tarassaco" ai termini greci taraxis (disordine, squilibrio) e akas (rimedio). Non sorprende, dunque, che il tarassaco sia un rimedio conosciutissimo dalla medicina popolare. Significative sono anche le denominazioni tradizionali attribuitegli nei vari Paesi del Mondo, tra le quali ricordiamo l'italiano "piscialetto" ed il francese Pissenlit. Entrambe queste denominazioni si riferiscono ai poteri diuretici delle foglie di tarassaco - ricche di potassio e sostanze amare - che possono essere consumate come verdura cotta a vapore (se si cuociono in ammollo, è bene ricordare che a cottura ultimata l'acqua conterrà la maggior parte dei princìpi attivi). A tal proposito si consiglia di raccogliere piantine piccole e tenere, cresciute in luoghi non inquinati, prima della fioritura.
Principali impieghi del tarassaco
Gli estratti di tarassaco vengono impiegati, da soli o in associazione ad altre sostanze naturali, in prodotti erboristici destinati al trattamento e/o alla prevenzione di:
edemi e ritenzione idrica
cellulite
obesità, gotta
colesterolo alto
dermatosi
stipsi, emorroidi, fermentazioni intestinali. flatulenza
affezioni epatiche non infettive, reumatiche ed artritiche
dispepsia (cattiva digestione)
intossicazioni da abusi alimentari
lieve iperglicemia
ittero e calcoli delle vie biliari*
Aldilà delle proprietà diuretiche universalmente note, il tarassaco - ed in particolare il suo rizoma e la radice - aumentano la produzione della bile ed il suo deflusso dal fegato all'intestino (proprietà rispettivamente definite colagoghe e coleretiche). I suoi estratti vengono pertanto utilizzati come purificanti, decongestionanti e disintossicanti epatici. Al tarassaco vengono attribuite anche proprietà antinfiammatorie, ipoglicemiche, stimolanti l'attività pancreatica ed ipo-colesterolemizzanti (promuove l'eliminazione biliare del colesterolo in eccesso e ne riduce l'assorbimento grazie alla ricchezza in fitosteroli e fibre solubili).
Come tutte le composite, la radice di tarassaco è ricchissima di inulina, una fibra solubile con effetti prebiotici, utili per migliorare la funzionalità intestinale e selezionare una flora enterica simbionte. Degno di nota è anche il contenuto in flavonoidi, acido ascorbico, provitamina A e calcio.
I blandi effetti diuretici e la ricchezza in potassio possono contribuire a regolarizzare i fluidi corporei ed abbassare la pressione arteriosa (in tal caso il tarassaco va necessariamente assunto previo consulto medico).
Modalità di assunzione: la dose giornaliera consigliata è di 3-10 grammi di droga (costituita da radici e parti aeree), da assumersi tre volte al giorno. Il decotto è consigliato per massimizzare gli effetti diuretici del tarassaco (può essere preparato portando ad ebollizione e facendo bollire per 5 minuti in 100 ml di acqua, 5-7 grammi di radici essiccate, lasciandole poi macerare per 5 minuti; filtrare prima di servire).
un diuretico efficace di libera vendita per ambo i sessi, che oltretutto possiede una fonte incorporata di potassio. La dose consigliata è di 500-1000 mg 3 volte al dì per max 3 giorni. Perchè per massimo tre giorni? Perchè l'organismo umano dopo già 36 ore, si accorge dello squilibrio idrico generato, e attiva meccanismi per riportare l'omeostasi. Quindi vi consiglio di usare questo integratore solo in previsione di una ricorrenza importante per la quale volete avere un aspetto ancora più asciutto e compatto. non utilizzatelo in maniera cronica.

domenica 15 agosto 2010

Esercizi per ottenere una pancia piatta




La pancia ed un conseguente ventre più piatto è il risultato del buon esito dell’applicazione di diversi fattori di varia natura, il ventre piatto può essere considerato come la conseguenza di:
  • Poco grasso addominale
  • Annullamento o riduzione del gonfiore gastro-intestinale
  • Effetto del torchio addominale
Invece, il vacuum addominale è più conosciuto sotto il nome di “vuoto addominale”.
Cioè la capacità di creare una sorta di buco o vuoto in corrispondenza della parete addominale quale conseguenza di uno spostamento dei visceri verso la colonna vertebrale.
Ovviamente, tale effetto deriva innanzitutto dall’elevata capacità funzionale dei muscoli di tale area di espletare efficientemente tale azione di retrazione nonché dalla collaudata pratica d’allenamento.
Sebbene a primo impatto possa non sussistere una differenza sostanziale tra la terminologia di ventre piatto e vacuum addominale, da un punto di vista funzionale per il primo concetto s’intende una condizione fisica esistente in condizioni di riposo, quindi si tratta di una terminologia da riferirsi ad una situazione statica, invece, il secondo fa riferimento alla capacità dinamica di creare una condizione fisica di vuoto nell’area addominale in seguito alla sviluppata capacità dei muscoli di comprimere  e spostare in addietro i visceri.
Condizione statica di “pancia piatta” e “vacuum addominale” sono due condizioni che si influenzano vicendevolmente in modo reciproco.
Quindi le condizioni morfologiche e fisiologiche che forgiano l’acquisizione del ventre piatto contribuiscono nel predisporre i migliori presuppostI funzionali alla pratica del vacuum addominale.
D’altra parte, invece, un’allenata pratica di vacuum addominale favorisce la conquista dell’adattamento morfologico funzionale di “ventre ed una pancia più piatta” in condizioni di riposo.
Per ottenere un ventre piatto seguite i seguenti spunti:
1)Adottate strategie nutrizionali volte al dimagrimento.
2)Eseguite allenamenti specifici per i muscoli: retto addominale, obliqui interni, obliqui esterni, trasverso dell’addome.
Un esempio di esercizi per questi muscoli è il seguente:
  • Crunch a terra o su tappetino (retto addominale)
  • Crunch inverso su panca (retto addominale)
  • Crunch con torsione (retto addominale e obliqui)
  • Torsioni del busto sulla “torsion disc machine”(obliqui)
Il traverso dell’addome potrete reclutarlo in modo selettivo con gli esercizi sotto riportati.
3) Non mangiate cibi che creano gonfiore.
Come regola generale evitate tutti i farinacei, preferite quali fonti glucidiche la frutta, i tuberi e la verdura.
Normalmente i farinacei creano condizioni di gonfiore poiché disturbano la digestione in funzione della chimica insita nel loro spettro nutrizionale.
Esercizi per il vacuum addominale
1) Esercizio di compressione addominale
Sdraiatevi supini su un tappetino, braccia posizionate lungo il tronco e parallele ad esso, arti inferiori leggermente divaricati, ginocchia piegate in modo che la pianta dei piedi possa rimanere a contatto col suolo.
Inspirate profondamente, poi espirate totalmente ed alla fine dell’espirazione spingete la “pancia” verso la colonna vertebrale con l’apposita contrazione del muscolo trasverso dell’addome. Mantenete questa posizione in totale apnea per almeno 6 secondi.
Eseguite 10 serie per questo esercizio con pause di 45 secondi.
2)Esercizio di compressione e manipolazione addominale
Adottate gli stessi accorgimenti tecnici dell’esercizio sopra menzionato, ma ad esso aggiungete un suppletiva azione di compressione manuale.
Più precisamente: dopo aver eseguito l’espirazione ed aver spinto la pancia verso la colonna vertebrale, chiudete le mani a modo di pugno, posizionatele sull’area addominale e spingete ulteriormente verso la colonna vertebrale.
La compressione/manipolazione deve essere eseguita in modo controllato e non brusco.
Eseguite la manipolazione addominale per 6 secondi e comunque non superate gli 8 secondi.
Eseguite 10 serie di questo esercizio con pause di 60 secondi.

venerdì 13 agosto 2010

Aumentare la muscolatura dei glutei


Fare attività fisica non significa sempre avere delle belle natiche. Per delle belle forme, conviene sommare le attività fisiche con degli esercizi mirati. L'ideale? Una seduta 1 giorno su 2, aumentando progressivamente la difficoltà e l'intensità. 
Rimettersi in forma
L'esercizio: Estensione dell'anca a gamba tesa.
Inizio: Al suolo, a quattro zampe, inginocchiati appoggiandoti sui gomiti. 
Esecuzione: Inspira e tendi una gamba all'indietro. Espira durante il movimento e poi torna nella posizione di partenza. E ricomincia. 
Programma:
-
Principiante: 3 serie di 25 movimenti con 2 minuti di riposo.
- Intermedio: 4 serie di 35 movimenti con 1 minuto e mezzo di riposo.
- Avanzato: 5 serie di 40 movimenti con 1 minuto di riposo.

McDonald’s video donna aggredisce cassiera perchè sono finite le crocchette di pollo

 

La dimostrazione che certi cibi fanno male alla salute e sarebbero da vietare.

La crisi di astinenza da pollo fritto provoca reazioni davvero spropositate in una donna dell’Ohio. L’episodio, filmato dalle telecamere di sorveglianza di un McDonald’s, lo dimostra.

Una donna di 25 anni si ferma allo sportello del take away della catena, chiede del pollo ma l’addetta allo sportello le dice che è finito.

A quel punto esplode l’ira della donna che inizia a tirare pugni alla dipendente, in preda a uno scatto d’ira che non si placa neppure dopo l’intervento del responsabile.

Alla fine la donna prende un oggetto e spacca la vetrata. La 25enne è stata poi identificata e arrestata per vandalismo.

giovedì 12 agosto 2010

Cina: ginnastica obbligatoria contro l’obesità


Da anni l’Occidente è alle prese con il problema dell’obesità. Nel mondo sviluppato la tendenza ad accumulare chili di troppo non risparmia nessuno: Stati Uniti, Europa, Paesi del Mediterraneo, il problema si fa via via più pressante, soprattutto per quel che riguarda l’obesità infantile, che in alcuni Paesi rischia di diventare una piaga sociale.
Nonostante la popolazione venga costantemete bombardata con campagne che pubblicizzano il consumo di frutta e verdura perché più sani di molti altri alimenti, e persino le catene di fast-food abbiano deciso di affiancare ai classici menù di hamburger e patatine pietanze a base di insalata e frutta, il problema dell’obesità non è stato ne’ risolto ne’ attenuato, e l’incidenza di malattie croniche come diabete e patologie del cuore sulla popolazione mondiale continua ad aumentare.
Dal punto di vista alimentare, la vita del cinese medio è pittosto equilibrata: si fanno più spuntini al giorno, abitudine utile a tenere attivo il metabolismo, si mangia molto riso, tanta verdura, spesso cotta al vapore, qualche volta fritta, pesce, carne, e mai formaggio, a meno che non sia di soia. Una dieta che paga, visto che la maggior parte dei cinesi non ha problemi di sovrappeso. Ma nell’era della globalizzazione anche i discendenti di Mao rischiano di cadere nel vortice dell’obesità. E anche se la Cina ambisce a raggiungere molti record, quello del Paese più grasso del mondo fa di tutto per tenerlo lontano. Tuttavia, consapevole che soprattutto i più giovani fanno sempre più fatica a resistere alle tentazioni di pollo e patatine fritte del Kentucky Fried Chicken (in Cina ci sono almeno 3.000 KFC), Pechino ha deciso di correre ai ripari ripristinando l’obbligo degli esercizi quotidiani per rimanere in forma.
Dal 1951 al 2007, ogni giorno milioni di cinesi hanno smesso di lavorare per dedicarsi agli esercizi spiegati con pazienza e precisione da una voce alla radio. Poi la tradizione è stata improvvisamente interrotta. Ma da questa settimana, alle dieci del mattino e alle tre del pomeriggio studenti, operai, impiegati e dirigenti pechinesi ricominceranno a seguire gli allenamenti radiofonici. La popolazione ha accolto l’iniziativa con entusiasmo: molti cinesi ammettono di essere troppo impegnati sul lavoro da non riuscire a ritagliare un paio d’ore alla settimana da dedicare allo sport. Del resto, l’allenamento radiofonico dura solo otto minuti. Abbastanza per tenersi in forma, e non così tanto da pregiudicare il raggiungimento degli obiettivi di una normale giornata di lavoro.

Domani nuovo Codice della strada


12 agosto 2010 No alla vendita di alcol in autostrada dalle 22 alle 6, possibilita' per le concessionarie autostradali di alzare il limite velocita' a 150km/h Ma solo nei tratti a 3 corsie dove c'e' il tutor. E poi, notifica dei verbali entro 90 giorni. Sono alcune delle nuove norme del codice della strada in vigore da domani. Tra i provvedimenti, l'obbligo per i ristoratori di disporre di un etilometro per i clienti, personalizzazione delle targhe, visita medica biennale per gli ultra 80/ni.

mercoledì 11 agosto 2010

Cibi da evitare per disintossicarsi



 Così come esistono tanti alimenti che possono alleggerire il nostro carico di tossine accumulatesi nell’organismo, ce ne sono tanti altri che andrebbero cancellati dalla nostra dieta, o almeno consumati con moderazione.
Ad esempio, cibi e bevante con additivi aggiunti, cioè ricchi in conservanti, coloranti, emulsionanti, ecc. Da evitare anche tutti gli alimenti bianchi o raffinati, come lo zucchero, poichè sono quelli che hanno subito una serie di trattamenti che li privano di tante loro proprietà nutritive. Lo stesso discorso vale per carni rosse e salumi, che contengono numerose tossine nocive per l’organismo.
Infine tutti i grassi animali, burro e margarina in primis, e non solo come materia prima, ma anche come ingredienti di altri alimenti, come biscotti e prodotti confezionati. Non scordiamo poi dell’alcol, che ha un effetto intossicante su molti organi vitali, quali fegato, sangue e sistema nervoso. L’ideale sarebbe evitare questi cibi per almeno due mesi.

Un nuovo attrezzo per scolpire addominali e pettorali


 E’ in arrivo in Italia un nuovo attrezzo per chi ha bisogno e vuole allenare la parte alta del busto, ovvero i muscoli del petto e dell’addome. E’ un oggetto professionale, da utilizzare comodamente a casa vostra e che riduce i centimetri del girovita, le cosiddette maniglie dell’amore. Il nome di questo strumento è Love Handler DKN.
E’ un gadget innovativo, perchè permette di ottimizzare i tempi di allenamento, lavorando contemporaneamente sia sugli addominali bassi, che su quelli alti ed obliqui, ma anche sui pettorali, e con risultati visibili sin da subito.
E’ sicuramente uno strumento che ci durerà nel tempo, poichè è fatto in alluminio anodizzato. E’ disponibile nei negozi più forniti alla cifra di 149 euro, oppure prenotabile via internet.

Proprietà benefiche dell’ Arnica


Per alcuni il nome “arnica” deriva dal greco “ptarmicòs“, letteralmente “starnutatorio”, infatti radici e fiori emanano un intenso profumo aromatico che può provocare lo starnuto; altri invece fanno derivare il nome dal greco “arnakis” che vuol dire “di pelle d’agnello”, alludendo alla particolare tessitura delicata delle foglie, glabre nella pagina inferiore e pubescenti (ovvero ricoperte di fitta e corta peluria) sulla pagina superiore.
L’Arnica (Arnica montana L.) è chiamata in Italia anche col nome popolare “Tabacco di montagna”, in Francia “Tabac des Vosges”, in Inghilterra “Mountain snuff” o “Mountain tobacco”, perché le popolazioni delle zone montane, in cui l’Arnica prospera, la utilizzavano come tabacco da fiuto dopo averla essiccata e polverizzata.
L’arnica è davvero un “farmaco” straordinario per la cura post trauma. Può essere usata per coadiuvare le terapie post incidente; può aiutare i trattamenti acuti e cronici anche a lungo termine, ma i migliori benefici si hanno nel contrastare gli shock e i traumi. Dona un immediato soccorso per le contusioni, le ferite e aiuta a riassorbire edemi e versamenti ematici.
A questa pianta sono riconosciute proprietà antinfiammatorie, analgesiche, antiecchimotiche. Ne è consigliato solo l’uso esterno. Viene utilizzata quindi per applicazioni locali sotto forma di crema in caso di contusioni, ecchimosi, edemi da frattura, ematomi, distorsioni, dolori muscolari e articolari. L’applicazione è consentita solo su pelle integra che non presenti abrasioni o tagli, poiché potrebbe indurre dermatiti pruriginose.
L’arnica omeopatica ha benefici effetti sull’artrite postraumatica, le malattie neurologiche e la depressione. Per le mamme in gestazione, l’arnica omeopatica aiuta a ridurre i dolori, facilita il parto, riduce le perdite ematiche.
L’arnica viene sconsigliata per uso interno, perché in dosi non controllate può provocare scompensi cardiaci, vertigine e vomito. Le dosi omeopatiche sono invece più sicure, poiché utilizzano dosi minime.

Argan, un olio dalle proprietà benefiche

L’Argan (Argania spinosa o Argania sideroxylon) è un albero diffuso negli ambienti desertici che caratterizzano il sud ovest del Marocco. Nonostante la scarsità di acqua nel sottosuolo, l’albero è molto longevo e può arrivare fino a 150-200 anni di età.
La pianta produce bacche di colore verde un po’ più grandi di una normale oliva e al suo interno contiene un nocciolo particolarmente duro che a sua volta racchiude due o più mandorle da cui si estrae il famoso olio d’Argam, un olio utilizzato da sempre dalle popolazioni Berbere come ottimo alimento dal vago sapore di nocciola.
Da un punto di vista nutrizionale questo olio ricalca le caratteristiche del nostro olio d’oliva e grazie a tale somiglianza incorpora tutti i benefici propri del condimento tipico della dieta mediterranea. L’olio d’Argan contribuisce a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo cattivo, è ricco di antiossidanti (come i tocoferoli - vitamina E), ma ha un basso contenuto di acido alfa linolenico (omega-tre), caratteristica peraltro comune all’olio d’oliva.
Per il ridotto contenuto di acidi grassi polinsaturi si conserva abbastanza bene potrebbe essere anche utilizzato per le fritture, ma l’elevato costo (50 euro al litro), dovuto al laborioso processo di lavorazione, non lo rende particolarmente adatto.
L’olio di Argan possiede interessanti proprietà officinali: ha un altissimo contenuto di acidi grassi essenziali, dei quali sono prevalenti l’acido oleico e l’acido linoleico, oltre a flavonoidi, carotenoidi e xantofille, molecole antiossidanti che gli conferiscono una elevata stabilità contro i processi ossidativi e che ne fanno una valida protezione contro i radicali liberi.

Tra le proprietà benefiche, quindi, si annoverano: l’antiossidante, antiradicalico, costituisce una valida protezione contro lo stress ossidativo.
In Europa l’uso prevalente è quello cosmetico, per la cura della pelle del viso, del corpo e dei capelli, per la sua spiccata azione nutriente, idratante, anti-aging. Questo olio è molto fluido e non untuoso, pertanto utile per prevenire e contrastare la senescenza della pelle del viso, del collo, del décolleté e di tutto il corpo; è indicato per capelli secchi, fini, sfibrati, privi di corpo e lucentezza, a cui dona morbidezza, elasticità e vigore.
Garantisce una valida azione anti-età, una protezione contro i radicali liberi e, con la maggiore ossigenazione che stimola a livello cellulare, è di valido aiuto contro il rilassamento cutaneo, dona alla pelle vitalità e tono, conferendole compattezza. Utile in caso di eczema, arrossamenti della pelle, piccole ustioni, labbra screpolate.

lunedì 9 agosto 2010

ESEMPI DI VITA Matthew Mitcham




Matthew Mitcham (Brisbane, 2 marzo 1988) è un tuffatore australiano. Oltre ad aver vinto una medaglia d'oro nella piattaforma 10 metri ai Giochi Olimpici di Pechino 2008, è noto anche per essere stato il primo tuffatore australiano gay dichiarato a partecipare alle Olimpiadi
Ha iniziato l'attività agonistica nel mondo dei tuffi nel 1999 a soli undici anni dedicandosi sia alla piattaforma che al trampolino. Il suo primo allenatore è stato il cinese Wang Tong Xiang. Ha ottenuto discreti risultati a livello giovanile e presto ha guadagnato la maglia della nazionale australiana.
Nel 2005 ha partecipato all'Australian Youth Olympic Festival classificandosi secondo dal trampolino un metro e vincendo in coppia con Scott Robertson il sincro da tre e dieci metri.
Nel 2006 ha partecipato ai mondiali di Changshu in Cina e ha ottenuto degli ottimi piazzamenti (5º, 6º e 7º posto) qualificandosi per la finale nelle specialità da 10, 3 e 1 metro.
Dopo sette anni è costretto a lasciare lo sport perché colpito da depressione. Il suo ritiro però è breve e non appena in attività rientra subito nel giro della nazionale allenata da Chava Sobrino.
Nel 2008 dalla piattaforma 10 metri è giunto quinto nella Coppa del Mondo disputata nella capitale cinese. Nello stesso anno ha vinto la medaglia d'oro dal trampolino 10 metri al FINA Diving Grand Prix che si è disputato a Fort Lauderdale negli Stati Uniti d'America. Nel giugno 2008 in un'intervista al The Sydney Mornig Herald ha dichiarato al grande pubblico la propria omosessualità attirando su se stesso l'attenzione della stampa internazionale decisa nel sottolineare come Mitcham sia l'unico omosessuale dichiarato di sesso maschile a partecipare ai XXIX Giochi Olimpici estivi
Grazie a questi risultati si è qualificato per le Olimpiadi di Pechino 2008. Ha dichiarato di avere come mito il grande tuffatore statunitense Greg Louganis.
Nelle competizioni a cinque cerchi è stato eliminato in semifinale nella specialità del trampolino 3 metri giungendo sedicesimo avanti al russo Aleksandr Dobroskok argento alle Olimpiadi di Sidney del 2000.
Nel concorso della piattaforma 10 metri ha vinto la medaglia d'oro totalizzando 537,95 punti in finale. Nell'ultima serie di tuffi ha recuperato 34 punti di distacco dall'atleta di casa Zhou Luxin che ha chiuso con una medaglia d'argento con 533,15 punti. Il tuffo finale, con coefficiente di difficoltà 3,8, è stato valutato 112,10 punti. Alle sue spalle ha mantenuto anche Gleb Galperin. Il russo, campione del mondo in carica, ha chiuso terzo con 525,80 punti.
Vincendo l'oro al Centro Acquatico Nazionale di Pechino (o Water Cube) è riuscito ad impedire alla Cina di vincere 8 ori su 8 nei tuffi, divenendo in tal modo l'unico tuffatore non cinese a salire sul gradino più alto del podio. È il primo australiano a vincere un oro nella disciplina dal 1924.
Al termine della gara olimpica, negli Stati Uniti, la NBC - National Broadcasting Company ha censurato alcune immagini di esultanza di Mitcham con il suo fidanzato Lachlan Fletcher. Questo comportamento omofobo del Network è stato duramente criticato. Il presidente della NBC Gary Zenkel in seguito ha manifestato il proprio dispiacere per l'accaduto precisando di aver perso un'opportunità non raccontando la storia di Mitcham.
Le Poste Australiane nel 2008 hanno emesso un francobollo con il suo volto per commemorare la vittoria dell'oro olimpico.
Nel 2009 ai campionati mondiali di nuoto di Roma ha vinto la medaglia di bronzo nel trampolino 1 metro chiudendo a 440,20 punti alle spalle dei cinesi Qin Kai (449,00) e Xinhua Zhang (445,90).
Nella piattaforma 10 metri ha chiuso al quarto posto con 529,50 punti. La medaglia è sfuggita per pochi punti dopo un errore nell'ultimo tuffo. Meglio di lui hanno fatto il giovane britannico Thomas Daley con 539,85 punti e i cinesi Qiu Bo (532,20) e Zhou Luxin (530,55).
Nel trampolino 3 metri si è qualificato per la finale e con 431.30 è giunto al nono posto.
Nel 2010 ha partecipato ai VII Gay Games di Colonia.

Cazwell Ice Cream Truck

Ice Cream Truck è una canzone molto divertente del rapper Cazwell

CIOCCOLATA DA SNIFFARE


Cioccolato a volontà senza aumentare di peso di nemmeno un etto. Un sogno? Forse non del tutto: in America è stato infatti inventato uno speciale inalatore in grado di farci sniffare l’odore dei nostri cibi preferiti, regalando un senso di sazietà, senza però per questo doverli ingerire e quindi metabolizzare, con tutto quello che questo comporta per gli alimenti golosi come il cioccolato.
Disponibile in America, al costo modico di un dollaro e mezzo, Le Whif, così si chiama il gadget dei golosi utilizzabile varie volte, è stato realizzato da David Edwards, docente della prestigiosa università di Harvard.
Per ora i gusti di cioccolato disponibili sono quattro: al mirtillo, alla menta, al mango e semplice. Le particelle di polvere aromatizzata sono troppo grandi per penetrare nel sistema respiratorio  e finire nei polmoni durante l’inalazione, o almeno così rassicurano i produttori.

RESISTERE ALLE TENTAZIONI



Proprio non volete cedere alla tentazione di fumare o di mangiare un’altra fetta di torta? Per far cessare il tormento basta avere un pensiero felice. A dimostrarlo una ricerca condotta dalla Rutgers University di Newark in collaborazione con la New York University, pubblicato sulla versione online di Nature Neuroscience.
Lo studio si è svolto mediante il monitoraggio dell’attività cerebrale di un gruppo di volontari nel corso di un test in cui venivano mostrati loro su uno schermo degli stimoli legati a un premio in denaro. Ad alcuni volontari è stato chiesto di evocare un’immagine rasserenante mentre guardavano le figure legate al premio, ad altri di concentrarsi invece sul premio stesso.
Dalla risonanza magnetica è emerso che nel primo gruppo l’attività cerebrale era assai più moderata che nel secondo. Secondo Mauricio Delgado, uno degli autori dello studio, evocare immagini rasserenanti o positive potrebbe rivelarsi una valida tecnica di controllo cognitivo nella lotta contro le dipendenze.

domenica 8 agosto 2010

Il riso alla provitamina A



Il riso è la pianta alimentare più importante al mondo. È il nutrimento base per oltre 2 miliardi di persone nei paesi in via di sviluppo. Ora ti spiego perché e come gli ingegneri genetici hanno prodotto delle piante di riso che producono nei loro chicchi la provitamina A.
250'000 bambini ciechi all'anno
Il riso mondato non contiene vitamina A. Per questo, le persone che si cibano quasi esclusivamente di riso, soffrono di carenze in vitamina A. Questo può causare sia cecità notturna che addirittura cecità totale. La mancanza di vitamina A aumenta inoltre la sensibilità alle malattie infantili, come il morbillo, la dissenteria e alcuni disturbi respiratori. Circa 124 milioni di bambini nel mondo soffrono di carenza di vitamina A, e nel solo Sud-est asiatico 250'000 bambini perdono la vista ogni anno a causa di questa carenza.
Delle piante di riso che producono provitamina A potrebbero salvare dalla morte da 1 a 2 milioni di bambini all'anno.
Provitamina A
La provitamina A viene trasformata dal nostro organismo in vitamina A. L'involucro esterno del chicco di riso contiene provitamina A. Perché allora non si mangia il riso con la buccia? Purtroppo le cose non sono così semplici.
La buccia del chicco di riso un alto tenore in oli. Stoccato in un clima tropicale il riso diventa facilmente rancido e immangiabile. Per questo motivo il riso deve essere decorticato.
Il riso decorticato ha il vantaggio di poter essere conservato senza irrancidire. L’inconveniente, però, è che con la buccia si perde anche la preziosa provitamina A.
I chicchi di riso dovrebbero produrre la provitamina A
I ricercatori del Politecnico di Zurigo e dell'Università di Friburgo (Bresgovia) hanno collaborato per produrre, con l'ingegneria genetica, delle piante di riso che producono provitamina A nei chicchi. Con i metodi tradizionali sarebbe impossibile raggiungere questo obiettivo.
I ricercatori hanno scoperto che la pianta di riso ha bisogno di tre proteine supplementari (enzimi) per poter produrre provitamina A nei chicchi. Occorreva quindi trovare i tre geni necessari, e trasferirli nella pianta.
Tre geni per il riso
Gli ingegneri genetici li hanno trovati. Due dei tre geni provengono dal narciso, mentre il terzo dal batterio Erwinia uredovora. 
Come hai visto nel capitolo “inserire un gene umano nei batteri”, molti batteri sono dotati di piccoli anelli di geni (plasmidi). Lo stesso vale per un batteri chiamato Agrobacterium tumefaciens. Quando questo batterio entra in contatto con delle cellule vegetali lesionate, una determinata sequenza del DNA del suo plasmide (T-DNA) è introdotto nella cellula vegetale. I ricercatori hanno utilizzato questa proprietà estraendo una parte del T-DNA dal plasmide, e inserendovi un gene che deve essere introdotto nella cellula della pianta.
I ricercatori del Politecnico di Zurigo hanno utilizzato l'Agrobacterium tumefaciens per introdurre nelle cellule del riso i due geni del narciso e il gene del batterio Erwinia uredovora.
Alcune delle cellule di riso hanno assunto tutti e tre i geni, e li hanno integrati in modo stabile nel loro DNA. È su queste cellule di riso geneticamente modificate (transgeniche) che i ricercatori continuano a lavorare.
Le cellule di riso transgeniche sono state trattate con ormoni specifici, in modo da rigenerare intere piante di riso. Le piante di riso transgeniche producono nei loro chicchi la provitamina A. Questa rende i chicchi di riso gialli, ed è per questo si parla di golden-rice.
La ricerca continua
Rimane ancora molto da fare. Uno degli obiettivi è di aumentare ulteriormente il contenuto di provitamina A nei chicchi di riso, per aiutare così le popolazioni dei paesi in via di sviluppo. Per questo motivo, i ricercatori svizzeri collaborano con quelli dell'Istituto Internazionale di Ricerca sul Riso delle Filippine, per trasferire la capacità di produrre provitamina A alle varietà di riso locali, adattate a quel clima e suolo. Parallelamente, è ugualmente necessario effettuare studi alimentari, e degli effetti sull'ambiente di queste piante transgeniche.

SCAMPI BUONI E DIETETICI


Lo scampo (Nephrops norvegicus) è un crostaceo simile all’astice ma di dimensioni inferiori.
Ha una forma allungata ed è di colore bianco-rosato con delle chiazze più chiare.
La parte anteriore è quella più sviluppata, con un rostro laterale seghettato su cui si trovano gli occhi; è dotato inoltre di due paia di antenne (di cui due più sviluppate) e un paio di chele robuste munite di spine, per afferrare meglio le prede.
Nella parte posteriore, formata da 6 segmenti mobili, ha invece la coda, aperta a ventaglio che lo scampo utilizza, insieme alle otto zampe, per muoversi. Vive nei fondi marini preferibilmente sabbiosi, tra i 20 e gli 800 m di profondità.
Di solito lo scampo si nasconde in delle gallerie che scava molto a fondo ed esce solo nelle ore notturne per andare a caccia di vermi di cui si nutre.
I due sessi si possono distinguere per la presenza, nel maschio, di due appendici appuntite sotto l’addome che costituiscono gli organi sessuali.
In più, generalmente, il maschio è più grande della femmina: lo scampo maschio raggiunge i 25 cm di lunghezza, mentre la femmina è lunga non più di 10-15 cm.
Spesso la richiesta di scampi è più della produzione e per questo, il prezzo di questo crostaceo può raggiungere picchi abbastanza elevati.
Lo scampo ha una carne di qualità pregiata, dal sapore delicato che non assomiglia a quello dell’astice, sebbene appartenga alla stessa famiglia.
Una varietà si scampi che si distingue dal Nephrops norvegicus è quella dello scampo del Pacifico, conosciuto anche con il nome di “gambero marino”.
■ Al momento dell'acquisto
Gli scampi vengono venduti generalmente vivi; non devono rilasciare odori forti o strani (ad esempio d’ammoniaca).
Importante è controllare che la testa non sia più scura del normale: per capire se è fresco infatti il colore deve essere uniforme, prestando particolare attenzione all’addome che diventa verdastro nel caso in cui i suoi muscoli siano ormai molli.
Inoltre gli occhi devono essere gonfi e profondi, di colore nero brillante.
■ Proprietà nutrizionali
Gli scampi hanno una composizione simile a quella tipica del pesce magro: ricchissimi di fosforo e calcio, gli scampi sono molto nutrienti per le molte proteine che contengono; hanno al contrario un ridotto contenuto di grassi e carboidrati.
Sono però sconsigliabili per chi ha un livello di colesterolo alto, in quanto, come i gamberi, hanno la caratteristica di averne un alto tasso.

venerdì 6 agosto 2010

Il Mango ricco di Oligominerali, Potassio, Zolfo, Magnesio, Fibre, Glucidi e Vitamine A e C


Il mango ci può essere di vero aiuto per la nostra salute, soprattutto durante la stagione estiva, grazie alle sue proprietà nutrizionali.
Solo una metà del frutto del mango ci assicura, infatti, il corretto apporto del 40% di vitamina A e il 15% di vitamina C delle dosi giornaliere raccomandate.
Eccellente il suo contenuto in oligominerali, dal potassio allo zolfo, al magnesio, oltre a fibre e glucidi. Per questo è un frutto energetico, ma anche digeribile, leggermente lassativo e diuretico ed è un alimento adattissimo a chi tende ad avere un po’ di ritenzione idrica.
Gli unici a cui ne è sconsigliato il consumo sono coloro che soffrono di disturbi renali e di diabete.
Questo frutto dalle origini orientali va gustato ogni giorno, per tutto il mese di Agosto; addirittura se ne consiglia il consumo di uno al giorno, in macedonia, o aggiunto in pezzi allo yogurt naturale, tenendo presente che è preferibile consumarlo maturo: in caso contrario, infatti, il sapore risulta sgradevole al nostro palato.

MOSCA TRA INCENDI E CALDO



MOSCA - Mosca si è risvegliata avvolta da una nuova fitta cappa di fumo acre e nocivo, come l'altro ieri, dopo una notte  di tuoni e lampi che ha promesso invano l'attesa pioggia. Secondo le previsioni, le temperature oggi dovrebbero raggiungere i  40 gradi. Molti abitanti indossano mascherine o fazzoletti bagnati, come consigliano le autorità sanitarie, invitando preferibilmente a restare a casa: uscire in questa situazione, avvertono, è come fumare un pacchetto di sigarette in poche ore.
La ridotta visibilità ha perturbato anche il funzionamento degli aeroporti: a Domodiedovo, ad esempio, gli aerei partono ma per l'atterraggio sono i comandanti a decidere di volta in volta, informa la portavoce dello scalo Elena Galanova. Finora sei aerei sono atterrati in altri scali moscoviti e a Kazan, 800 km a est della capitale. Gran parte della Russia centro occidentale continua intanto a bruciare da oltre due settimane a causa degli incendi delle foreste e delle torbiere, causati in gran parte da negligenza e alimentati da una lunga ondata di caldo eccezionale, la peggiore da 130 anni nel Paese.

giovedì 5 agosto 2010

SPINACI SOPRAVVALUTATI

Mangiatore accanito di spinaci, braccio di ferro è, dal 1929, il testimonial per eccellenza di questo alimento, capace di restituire vigore e forza a chi è stanco. Non a caso per gli Arabi, che lo introdussero in Europa tra il 1200 ed il 1300, lo spinacio era "il principe degli ortaggi", così come lo era per gli studiosi che ne indagarono le proprietà nutrizionali all'inizio del ventesimo secolo.
Mineralizzanti, antianemici e nutrienti, gli spinaci erano quindi l'ingrediente ideale per creare il mito della magica pozione trangugiata da braccio di ferro. La loro fama di alimenti fortemente "energetici" legata al mito di Popeye, fu tuttavia ben presto messa in discussione dalla scoperta di una sostanza antinutriente, chiamata acido ossalico, che limita fortemente la biodisponibilità dei minerali contenuti negli ortaggi a foglie verdi.
Dando un'occhiata alle tabelle nutrizionali degli alimenti, scopriamo che gli spinaci sono ricchissimi di ferro e, grazie ai loro 2,9 mg di minerale per 100 grammi di prodotto fresco, ne detengono il primato fra gli ortaggi. Purtroppo, però, pur essendo così abbondante, il 95% del ferro contenuto negli spinaci è inutilizzabile come nutriente, proprio per la presenza dell'acido ossalico. Facendo un po' di conti, alla faccia dei vegetariani più accaniti, si scopre che per assimilare l'equivalente in ferro fornito da 100 g di carne, occorre consumare più di un kg di spinaci.
Gli ossalati sono inoltre nocivi nelle forme remautiche e sono controindicati anche per chi soffre di calcoli renali (a meno che non vengano associati ad un'abbondante assunzione di liquidi), osteoporosi o per chi deve guarire da una frattura ossea (l'acido ossalico limita fortemente anche l'assorbimento di calcio).
Alla luce di questi dati sembra proprio che i creatori del famoso personaggio animato avessero preso un abbaglio. In realtà non è esattamente così.
Anche se ricchi di acido ossalico, gli spinaci rappresentano una buona fonte di vitamina C, carotenoidi, acido folico, clorofilla e luteina. L'insieme di questi micronutrienti ne esalta le proprietà antiossidanti, rendendoli un alimento particolarmente utile per la salute degli occhi, per chi soffre di aterosclerosi, per le gestanti e per l'azione protettiva nei confronti delle patologie coronariche.
Per evitare di disperdere il loro prezioso carico di micronutrienti nell'acqua di cottura, si consiglia di consumarli crudi o cotti in poca acqua bollente. Qualche goccia di succo di limone aumenterà invece la biodisponibilità del ferro contenuto negli spinaci.
                             SPINACI CRUDI    SPINACI BOLLITI
ENERGIA 31 Kcal 63 Kcal
Parte edibile 83 % 100 %
Acqua 90,1 g 75,6 g
Carboidrati 2,9 g 7,0 g
Grassi 0,7 g 1,3 g
Proteine 3,4 g 6,3 g
Fibre 1,9 g 2,1 g