MOSCA - Mosca si è risvegliata avvolta da una nuova fitta cappa di fumo acre e nocivo, come l'altro ieri, dopo una notte di tuoni e lampi che ha promesso invano l'attesa pioggia. Secondo le previsioni, le temperature oggi dovrebbero raggiungere i 40 gradi. Molti abitanti indossano mascherine o fazzoletti bagnati, come consigliano le autorità sanitarie, invitando preferibilmente a restare a casa: uscire in questa situazione, avvertono, è come fumare un pacchetto di sigarette in poche ore.
La ridotta visibilità ha perturbato anche il funzionamento degli aeroporti: a Domodiedovo, ad esempio, gli aerei partono ma per l'atterraggio sono i comandanti a decidere di volta in volta, informa la portavoce dello scalo Elena Galanova. Finora sei aerei sono atterrati in altri scali moscoviti e a Kazan, 800 km a est della capitale. Gran parte della Russia centro occidentale continua intanto a bruciare da oltre due settimane a causa degli incendi delle foreste e delle torbiere, causati in gran parte da negligenza e alimentati da una lunga ondata di caldo eccezionale, la peggiore da 130 anni nel Paese.
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