lunedì 19 novembre 2012

OneLife,incredibile spettacolo della vita


Quattro anni di lavoro, location nei luoghi piu' impervi di tutti i continenti, tremila giorni di set, tecniche di ripresa all'avanguardia per emozionare il pubblico alla vita, alla natura e agli animali. E' One Life, il film documentario di Bbc Earth Films, che il 19 e 21 novembre arriva in sala in Italia distribuito da Dnc con Qmi.

L'amore, la ricerca di cibo, la lotta per la sopravvivenza, la cura dei piccoli: tutto quello che ci sembra noto, per averlo visto in tv in tanti documentari proprio Bbc, e' ora sul grande schermo e con la qualita' Hd decuplicato, con un risultato che non lascera' indifferenti.

Sostenuto dal Wwf, con Mario Biondi voce narrante (nell'originale e' lo 007 Daniel Craig), Tessa Gelisio come testimonial, One Life cattura i momenti cruciali della vita degli animali con sequenze toccanti. E' una celebrazione della vita, anche a costo di essere brutali, quell'insieme di immagini e di storie con esseri paurosi, eroici, teneri. A realizzarlo sono stati Mike Gunton e Martha Holmes, veterani della documentaristica naturalista, che hanno selezionato immagini tra le oltre 10.000 ore di riprese.

Si vedranno, tra i tanti, la foca nel mare di Ross in Antartide che protegge il suo piccolo appena nato, la scimmia delle nevi in Giappone, la rane punta di freccia in Costa Rica, il gorilla in Congo, l'elefante africano in Kenia, la formica taglia foglia in Argentina, l'avvoltoio barbuto in Etiopia, la scimmia cappuccino in Brasile, lo stambecco in Israele, il camaleonte in Madagascar, il ghepardo in Kenia, il drago di Komodo in Indonesia, il Toporagno elefante in Kenia, il polpo gigante in Oregon.


mercoledì 24 ottobre 2012

Vandana Shiva

Una tra le persone che al mondo sta cercando di cambiare qualcosa. Vandana Shiva (Dehra Dunh, 5 novembre 1952) è un'attivista e ambientalista indiana. Nel 1993 ha ricevuto il Right Livelihood Award.
« Noi possiamo sopravvivere come specie solo se viviamo in accordo alle leggi della biosfera. La biosfera può soddisfare i bisogni di tutti se l'economia globale rispetta i limiti imposti dalla sostenibilità e dalla giustizia. Come ci ha ricordato Gandhi: "La Terra ha abbastanza per i bisogni di tutti, ma non per l'avidità di alcune persone". »
(Vandana Shiva)

giovedì 11 ottobre 2012

Madagascar culla della biodiversita'

individuate 615 nuove specie secondo un rapporto del wwf


Pur essendo solo un'isola il Madagascar è veramente l'ottavo continente, come lo definiscono i naturalisti, almeno dal punto di vista della biodiversità: lo conferma un rapporto del WWF, secondo cui negli ultimi 10 anni sono state trovate più di 615 nuove specie tra piante e animali, molte delle quali però sono già a rischio. Gli scienziati che hanno operato sull'isola hanno trovato dal 1999 385 nuove piante, 42 invertebrati, 17 pesci, 69 anfibi, 61 rettili e 41 mammiferi.




Il Madagascar quindi secondo i calcoli ha il 5% delle specie mondiali, il 70% delle quali si trova solo nell'isola africana. Questa cifra però potrebbe ridursi molto presto, avvertono gli autori del rapporto, soprattutto per effetto della deforestazione, che ha già eliminato il 90% degli alberi presenti sull'isola, del bracconaggio e della pesca eccessiva, che sta erodendo le barriere coralline: "Il rapporto mostra un'altra volta quanto unico e irripetibile sia l'ecosistema del Madagascar - spiega Nanie Ratsifandrihamanana, direttore del programma di conservazione del WWF nell'isola - noi lavoriamo ogni giorno per stabilire un'area protetta e promuovere alternative sostenibili per gli abitanti".



Fra le nuove specie trovate ce ne sono molte da record: è il caso della palma Tahina, che produce la sua spettacolare infiorescenza una sola volta e quindi muore, o del lemure Microcebus, che con i suoi 30 grammi di peso è il più piccolo primate del mondo. Una minaccia all'ecosistema viene anche dall'instabilità politica del paese, spiegano gli esperti: "Questa ha provocato l'allontanamento dei turisti - si legge nel rapporto - con il risultato che la popolazione, sempre più povera, si sposta sulla costa dove esercita una pressione insopportabile sull'ecosistema".


FONTE: ANSA


mercoledì 18 aprile 2012

Cina: scoperte 3.000 statue di Buddha

 

Rinvenute nei pressi di un'antica capitale cinese, le statue, risalenti a 1.500 anni fa, sono anche a grandezza naturale e furono forse sepolte dai seguaci per proteggerle. La più vasta scoperta dalla nascita della Repubblica Popolare Cinese nel 1949

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La testa di una statua di Buddha emerge dai detriti a Handan, in Cina, dove gli archeologi hanno riportato alla luce quasi 3.000 statue dell'illuminato che potrebbero risalire anche a 1.500 anni fa.
Si tratta probabilmente della più vasta scoperta del genere fin dalla nascita della Repubblica Popolare Cinese, nel 1949, dicono gli archeologi dell'Accademia Cinese delle Scienze Sociali.
Le statue del Buddha, in gran parte in marmo e pietra calcarea e spesso ridotte in frammenti, potrebbero risalire, secondo gli esperti, alle dinastie Wei Orientale e Qi del Nord (dal 534 al 577 d.C.).
Le statue, scoperte nel corso degli scavi nei dintorni di Ye, l'antica capitale delle due dinastie, potrebbero essere state radunate e sepolte dopo la caduta della dinastia Qi del Nord dagli ultimi imperatori in un tentativo di sradicare il buddhismo in Cina, spiega Katherine Tsiang, direttore del Center for the Art of East Asia at the University of Chicago.
Ma le statue potrebbero essere state sepolte dagli stessi seguaci in tempi turbolenti.

fonte: nationalgeographic

venerdì 30 marzo 2012

Bosco Verticale Grattacieli Verdi a Milano

 

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Bosco Verticale© è un progetto di forestazione metropolitana che contribuisce a rigenerare l’ambiente e la biodiversità urbana senza implicare una espansione della città nel territorio, un nuovo modello di densificazione in altezza del verde e del costruito all’interno della città. Bosco Verticale si collega alle politiche di riforestazione e rinaturalizzazione dei bordi delle grandi aree urbane e metropolitane (i Metroboschi): due dispositivi di sopravvivenza ambientale, due modi per ricostruire un rapporto tra natura e città nel territorio e nelle città dell’Europa contemporanea.
Il primo esempio di Bosco Verticale, composto da due torri di 110 e 76 metri, verrà realizzato nel centro di Milano all’interno del progetto Porta Nuova ai margini del quartiere Isola e ospiterà 900 alberi (alti fino a nove metri) oltre a numerosi arbusti e piante floreali. In termini di quantità di alberature il Bosco Verticale a Milano equivale a una superficie boschiva di circa 10.000 mq. Sparse sul territorio l’area equivalente in villette unifamiliari sarebbe pari a 50.000 mq.
Bosco Verticale è un sistema che ottimizza, recupera e produce energia. Il Bosco Verticale aiuta a costruire un microclima e a filtrare le polveri sottili nell’ambiente urbano. La diversità delle piante e le loro caratteristiche producono umidità, assorbono CO2 e polveri, producono ossigeno, proteggono dall’irraggiamento e dalla polluzione acustica, migliorando il comfort dell’abitare e risparmiando energia. L’irrigazione delle piante avverrà per larga parte attraverso un impianto centralizzato di filtrazione dell’acque grigie. Addizionalmente, una superficie di 500 mq di panelli solari e sistemi che usufruiscono dell’energia geotermica sono alcuni delle innovazione ecocompatibile che presenta il progetto.
La gestione del verde nel Bosco Verticale sarà centralizzata e affidata a una agenzia che avrà uno sportello aperto al pubblico. Ogni “cellula” di manutenzione del verde verticale potrà infatti essere utilizzata per la raccolta di dati e divulgazione utili a valutare nel tempo la funzionalità ecologica del sistema: un know-how tramandabile e divulgabile, che cresce e evolve insieme con il Bosco Verticale.

 

fonte: www.stefanoboeriarchitetti.net

giovedì 22 marzo 2012

E ti ruberò il cuore di Andrea Pedrini

 

Pensieri e turbamenti di una normale vita quotidiana, giorno dopo giorno affrontata con sbalzi d`umore, ansie, momenti dolci e tristi. Espressi in una raccolta dove qualsiasi persona si possa immedesimare. Un`austera espressione della propria anima.  acquistabile a 7,50 €

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giovedì 15 marzo 2012

Salvataggio Delfini

 

Bagnanti alle prese con un gruppo di 20 a 30 delfini spiaggiati a Prainha, Arraial do Cabo, nella regione di Lagos.

I mammiferi sono stati salvati dagli abitanti locali che li hanno aiutati.

Secondo il coordinatore di GEMM (Gruppo di studio sui mammiferi marini), Fiocruz (Oswaldo Cruz Foundation), Salvatore Siciliano, la comparsa dei delfini in questo periodo dell'anno è comune. Ha anche detto che un predatore deve aver spaventato il gruppo e costretto a fuggire in spiaggia.

venerdì 9 marzo 2012

I delfini aprono la stagione balneare a Lerici



La Spezia - qualche mattina fa intorno alle 7.30 due delfini nuotavano nelle acque della baia di Lerici, di fronte a Calata Mazzini. Uno splendido spettacolo per i fortunati mattinieri presenti al molo.
La presenza dei due tursiopi, delfini dalle abitudini prevalentemente costiere, non deve comunque considerarsi un evento così anomalo, visto che Lerici fa parte del Santuario dei cetacei, un'area marina protetta, nata proprio per tutelare questi magnifici esemplari.Il Santuario è riconosciuto a livello internazionale come zona di elevatissimo interesse naturalistico per la presenza, soprattutto, di cetacei, tanto da spingere i tre Paesi che vi si affacciano, Francia, Italia e Principato di Monaco, a sottoscrivere un accordo internazionale che ha permesso di definire la prima area marina protetta in ambiente pelagico nel Mediterraneo.

Il frutto dell'albero del pane: la panacea del futuro



Il frutto dell'albero del pane (Artocarpus altilis - in inglese: breadfruit) ha origine nei paesi del Pacifico e rappresenta una delle principali fonti di cibo dall'Africa ai Caraibi. Il frutto ha le dimensioni di un piccolo melone, ha una scorza ruvida e coriacea e una polpa bianca e farinosa che può essere preparata e consumata in diversi modi.



Alcuni esperti promuovono questo frutto come la panacea alla fame mondiale. Il frutto dell'albero del pane possiede infatti delle qualità che lo rendono adatto a sfamare grandi popolazioni. Un albero può produrre ben 204 kg di frutti a stagione. Una mezza tazza di polpa contiene 121 calorie ed è ricca di fibre, potassio, fosforo, calcio, rame e altre sostanze nutritive. Inoltre, la sua consistenza e l'odore caratteristico fanno pensare al pane appena sfornato.Il frutto contiene anche il 20% di amido e l'1-2% di albumina; si può cuocere, friggere, arrostire al forno o seccare. I semi dei frutti maturi - le "noccioline del pane" - si mangiano tostate. Dalla corteccia interna si ricavano fibre tessili; con il legno, tenero e leggero, si costruiscono mobili e piccole imbarcazioni, mentre dalla linfa si ottengono preparati impermeabilizzanti.L'idea di promuovere questo frutto è venuta a Pierre Omidyar, fondatore di eBay, che abita alle Hawaii e dispone di un team di esperti atto a stimolare la coltivazione di frutti dell'albero del pane.

giovedì 8 marzo 2012

La quercia di Pinocchio dichiarato albero monumentale



La quercia che ispirò Collodi nella stesura dell'episodio dell'impiccagione di Pinocchio, sarà inserita nell’elenco regionale toscano degli alberi monumentali.Un riconoscimento atteso da tempo che ha fatto onore alle misure eccezionali dell’albero di 600 anni d'età, un vero e proprio monumento verde che si trova in località Gragnano, nel comune di Capannori. Altezza 15 metri, circonferenza 4, una chioma che fa ombra per una superficie di circa 100 metri quadri.

mercoledì 7 marzo 2012

Farfalla più grande del mondo

Attacus atlas: la farfalla più grande del mondoAtlas_moth_wing_by_bugalirious_STOCK

Vive nelle foreste tropicali del suddest asiatico e la sua apertura alare può arrivare anche a 30 centimetri. E' la ''attacus atlas'', l'insetto più grande del mondo. Dall'India alla Nuova Guinea è conosciuta come ''farfalla cobra'' particolare disegno delle sue ali, che ricorda i colori del serpente

martedì 28 febbraio 2012

CATENE DI BICICLETTA DIVENTANO ARTE









Seo Young-Deok, un giovane artista coreano che nelle sue opere rappresenta il corpo umano utilizzando catene di bicicletta. Seo Young-Deok si laurea nel 2010 al dipartimento di Scultura Ambientale presso l’Università di Seoul , ma già dal 2008 ha esposto in molte gallerie della Corea del Sud ottenendo un grande successo.



Egli raffigura corpi umani, interi o in parte, sempre realizzati saldando prevalentemente catene di biciclette, con le quali costruisce con fatica le sue opere Come testimoniano le foto , in alcuni lavori le catene appaiono lucide come appena oliate, quasi vive, e in altri corrose e fuse con quella caratteristica e polverosa finitura color ruggine che evidenzia la disperazione nell’anima dei ciclisti.



Risparmia carburante il Kinetic Drive System

 

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“Inventa il sistema per risparmiare carburante. Ma in Italia la sua idea non interessa”.

Un amatore con il pallino della tecnica, Leonardo Grieco, avrebbe inventato un sistema da applicare alle autovetture che permette clamorosi risparmi di carburante, dice l’articolo: “Si chiama Kinetic Drive System (Kds) e promette di dimezzare i consumi di carburante, abbattere le emissioni del 60 per cento e allungare la vita del motore dell’80 per cento. L’invenzione porta la firma di Leonardo Grieco…”. Leonardo Grieco racconta di come la sua invenzione sia stata ignorata da tutti i maggiori costruttori, ai quali l’ha proposta sistematicamente e ci vuol poco a capire che all’origine di tale ostracismo s’immagina oscuri attori che temono la rivoluzione che porterebbe dimezzare i consumi delle autovetture.

LE PROVE – Non può esistere un annuncio del genere senza un minimo di pezze d’appoggio a supporto di chi vanta risultati tanto sorprendenti, anche perché la descrizione tecnica che offre Grieco è quella di una frizione comandata da una centralina, realizzazione per nulla rivoluzionaria e che non è nota per produrre miracoli sui consumi. A validare l’invenzione ci sarebbe, oltre al brevetto che però non dice nulla sulle prestazioni promesse, un’autorizzazione della motorizzazione svizzera: “Oggi il suo Kds, dopo essere stato brevettato, ha ottenuto dalla motorizzazione svizzera l’autorizzazione ad essere montato sui veicoli e in un’officina del Canton Ticino è già possibile farselo installare per poco meno di 2 mila euro”. E ci hanno messo un attimo ad averla:“Siamo andati alla motorizzazione del Canton Ticino, hanno provato il sistema, hanno verificato le caste e dopo dieci giorni avevamo in tasca l’autorizzazione a montarla. Una cosa simile in Italia, con tutta la burocrazia, sarebbe impossibile”.

lunedì 30 gennaio 2012

TEMPESTA SIBERIANA E NOE MODERNO

La mia casa è come un arca piena di piante e animali.Tutta Europa sotto zero. Arriva il Burian, il glaciale vento siberiano. In Italia non succedeva dal 1985. A partire da domani temperature polari. Fiocchi anche a bassa quota. Mezzo metro di neve a Genova. Scuole chiuse a Torino. Quattro giovani dispersi sull'Etna. Da mercoledì nuova perturbazione con aria gelida dalla Valle del Rodano: neve al centro, Emilia Romagna, poi al sud e alle porte di Roma. Da giovedì anche al centronord, vortice sul Tirreno. Domenica temperature a -15. Allerta della Protezione Civile in varie regioni d'Italia. Allarme Coldiretti: frutta e verdura a rischio

martedì 10 gennaio 2012

Scoperta nella savana una nuova specie di pianta carnivora molto ghiotta di vermi





Cattura le sue prede con le minuscole foglie a forma di bastoncini (nella foto)







MILANO – In una delle aree al mondo con i maggiori esempi di biodiversità, la foresta tropicale brasiliana, un gruppo di ricercatori in botanica della Unicamp, la Universidade Estadual de Campinas, in Brasile, ha appena scoperto (una nuova pianta carnivora, la Philcoxi minensis. La pianta si nutre di vermi direttamente sottoterra, grazie all’uso di piccole foglie la cui crescita si sviluppa all’interno del terreno.
FOTOSINTESI – Per Rafael Silva Olivera, uno dei biologi nella squadra dei ricercatori brasiliani che hanno localizzato la pianta per la prima volta, il meccanismo di nutrizione della P. minensis è la sua vera particolarità: «Siamo soliti pensare alle foglie come organi che svolgono la fotosintesi, così a una prima analisi sembra difficile che una pianta metta le sue foglie sottoterra, dove c’è meno luce del sole». Ed è proprio lui infatti a chiedersi: «Come mai l’evoluzione favorisce questa peculiarità apparentemente sfavorevole?».



LA PIANTA – La Philcoxi minensis invece vive nella foresta tropicale tra le montagne della Serra do Espinhaço, nello stato brasiliano di Minas Gerais. Qui è in grado di nutrirsi anche senza luce: sviluppa infatti il fogliame, piccoli bastoncini di pochi millimetri di larghezza, sia in superficie (dove fiorisce anche con piccoli fiorellini viola) che nel terreno. Proprio qui i ricercatori hanno iniziato a sospettare che le sue particolari foglie si nutrissero anche di animali. Per questo hanno messo alla prova la pianta, dandole in pasto piccoli vermi cilindrici i nematodi e hanno verificato come la P. minensis riuscisse a intrappolarli nelle sue foglie e ad assorbirli.
IL LABORATORIO – I ricercatori hanno trasferito l’attività della pianta nei loro laboratori di Campinas, dove hanno potuto registrare, mettendo accanto alle foglie della pianta i vermi cilindrici, l’assorbimento di tali sostanze animali, e verificare le similitudini della P. minensis con altre piante carnivore più conosciute, come la venere acchiappamosche (Dionaea muscipula) famosa per i movimenti veloci che riesce a compiere e per i suoi proverbiali denti acuminati, riprodotti in illustrazioni, libri e cartoni animati per descrivere questo genere di piante.









fonte: corriere.it





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