giovedì 11 ottobre 2012

Madagascar culla della biodiversita'

individuate 615 nuove specie secondo un rapporto del wwf


Pur essendo solo un'isola il Madagascar è veramente l'ottavo continente, come lo definiscono i naturalisti, almeno dal punto di vista della biodiversità: lo conferma un rapporto del WWF, secondo cui negli ultimi 10 anni sono state trovate più di 615 nuove specie tra piante e animali, molte delle quali però sono già a rischio. Gli scienziati che hanno operato sull'isola hanno trovato dal 1999 385 nuove piante, 42 invertebrati, 17 pesci, 69 anfibi, 61 rettili e 41 mammiferi.




Il Madagascar quindi secondo i calcoli ha il 5% delle specie mondiali, il 70% delle quali si trova solo nell'isola africana. Questa cifra però potrebbe ridursi molto presto, avvertono gli autori del rapporto, soprattutto per effetto della deforestazione, che ha già eliminato il 90% degli alberi presenti sull'isola, del bracconaggio e della pesca eccessiva, che sta erodendo le barriere coralline: "Il rapporto mostra un'altra volta quanto unico e irripetibile sia l'ecosistema del Madagascar - spiega Nanie Ratsifandrihamanana, direttore del programma di conservazione del WWF nell'isola - noi lavoriamo ogni giorno per stabilire un'area protetta e promuovere alternative sostenibili per gli abitanti".



Fra le nuove specie trovate ce ne sono molte da record: è il caso della palma Tahina, che produce la sua spettacolare infiorescenza una sola volta e quindi muore, o del lemure Microcebus, che con i suoi 30 grammi di peso è il più piccolo primate del mondo. Una minaccia all'ecosistema viene anche dall'instabilità politica del paese, spiegano gli esperti: "Questa ha provocato l'allontanamento dei turisti - si legge nel rapporto - con il risultato che la popolazione, sempre più povera, si sposta sulla costa dove esercita una pressione insopportabile sull'ecosistema".


FONTE: ANSA


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