Cattura le sue prede con le minuscole foglie a forma di bastoncini (nella foto)
MILANO – In una delle aree al mondo con i maggiori esempi di biodiversità, la foresta tropicale brasiliana, un gruppo di ricercatori in botanica della Unicamp, la Universidade Estadual de Campinas, in Brasile, ha appena scoperto (una nuova pianta carnivora, la Philcoxi minensis. La pianta si nutre di vermi direttamente sottoterra, grazie all’uso di piccole foglie la cui crescita si sviluppa all’interno del terreno.
FOTOSINTESI – Per Rafael Silva Olivera, uno dei biologi nella squadra dei ricercatori brasiliani che hanno localizzato la pianta per la prima volta, il meccanismo di nutrizione della P. minensis è la sua vera particolarità: «Siamo soliti pensare alle foglie come organi che svolgono la fotosintesi, così a una prima analisi sembra difficile che una pianta metta le sue foglie sottoterra, dove c’è meno luce del sole». Ed è proprio lui infatti a chiedersi: «Come mai l’evoluzione favorisce questa peculiarità apparentemente sfavorevole?».
FOTOSINTESI – Per Rafael Silva Olivera, uno dei biologi nella squadra dei ricercatori brasiliani che hanno localizzato la pianta per la prima volta, il meccanismo di nutrizione della P. minensis è la sua vera particolarità: «Siamo soliti pensare alle foglie come organi che svolgono la fotosintesi, così a una prima analisi sembra difficile che una pianta metta le sue foglie sottoterra, dove c’è meno luce del sole». Ed è proprio lui infatti a chiedersi: «Come mai l’evoluzione favorisce questa peculiarità apparentemente sfavorevole?».
LA PIANTA – La Philcoxi minensis invece vive nella foresta tropicale tra le montagne della Serra do Espinhaço, nello stato brasiliano di Minas Gerais. Qui è in grado di nutrirsi anche senza luce: sviluppa infatti il fogliame, piccoli bastoncini di pochi millimetri di larghezza, sia in superficie (dove fiorisce anche con piccoli fiorellini viola) che nel terreno. Proprio qui i ricercatori hanno iniziato a sospettare che le sue particolari foglie si nutrissero anche di animali. Per questo hanno messo alla prova la pianta, dandole in pasto piccoli vermi cilindrici i nematodi e hanno verificato come la P. minensis riuscisse a intrappolarli nelle sue foglie e ad assorbirli.
IL LABORATORIO – I ricercatori hanno trasferito l’attività della pianta nei loro laboratori di Campinas, dove hanno potuto registrare, mettendo accanto alle foglie della pianta i vermi cilindrici, l’assorbimento di tali sostanze animali, e verificare le similitudini della P. minensis con altre piante carnivore più conosciute, come la venere acchiappamosche (Dionaea muscipula) famosa per i movimenti veloci che riesce a compiere e per i suoi proverbiali denti acuminati, riprodotti in illustrazioni, libri e cartoni animati per descrivere questo genere di piante.
fonte: corriere.it
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