Nel Mare Nostrum aumenta sempre più la concentrazione di scorie di vario genere, in prevalenza plastica, stimate in circa 500 tonnellate. Nel mar Tirreno, tra Italia, Spagna e Francia di stima una concentrazione di rifiuti superiore a quella delle famigerate “isole di spazzatura” rilevate nell’oceano Atlantico e nell’oceano Pacifico. Il dato è stato denunciato al Senato da Legambiente, in collaborazione con Arpa. E’ stato consegnato il rapporto “L’impatto della plastica e dei sacchetti sull’ambiente marino“. L’Arpa ha effettuato un monitoraggio nell’arcipelago toscano: in un’ora sono stati prelevati 4 kg di rifiuti, la voce plastica, che raggruppa sacchetti di varie dimensioni e comunque pezzi di plastica derivanti da molteplici usi, costituisca ben il 73% dei rifiuti che possiamo trovare sul fondo del marino! A seguito del rischio di ingestione o intrappolamento, sono ormai noti i problemi causati alla fauna marina dalla plastica, ed in particolar modo dai sacchetti.Le principali vittime sono mammiferi marini e le tartarughe, di cui quasi la metà delle specie sono a rischio estinzione.
Fonte: Legambiente.it
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