Ormai i tetti delle case sono il posto più ovvio dove installare celle solari e pannelli fotovoltaici per generare energia elettrica pulita per la casa. Ma abbiamo visto già in passato come una serie di tecnologie finalizzate ad ampliare la potenziale area di raccolta dell’energia solare possa includere le finestre utilizzando celle solari trasparenti. Da poco sono state inventate un nuovo tipo di materiale o meglio sottile pellicola trasparente che potrebbe aumentare l’efficacia dei costi e la scalabilità della produzione di finestre in grado di catturare energia solare.
Il nido d’ape
Ecco innanzitutto alcune aziende che stanno sviluppando film sottile trasparente per essere applicato a finestre e produrre energia solare:
Octillion
Rainbow Solar
EnSol
SolarWindow presentata da New Energy Technologies lo scorso maggio, un prototipo di spray che promette la produzione di energia elettrica ma di cui ancora la società non ha voluto rivelare performance e dati.
Questo nuovo materiale invece sviluppato dagli scienziati presso il Department of Energy (DOE) al Los Alamos National Laboratory, è costituito da un polimero semiconduttore in grado di sfruttare al meglio le nanotecnologie del carbonio. La sottile pellicola è in gran parte trasparente, grazie alla struttura molecolare a bordi esagonali in grado di assorbire facilmente la luce e facilitare la conducibilità elettrica. “Anche se un film sottile a nido d’ape è già stati realizzato con polimeri tradizionali come il polistirolo, questo è il primo utilizzo di un materiale che fonde semiconduttori e molecole di fullerene in grado di assorbire la luce e generare infine corrente elettrica” spiega lo scienziato Mircea Cotlet, del Centro Brookhaven.
La combinazione di questi materiali e il perfezionamento della superficie su larga scala può consentire una vasta gamma di applicazioni pratiche, come la generazione di energia solare quando il film sottile viene applicato alle finestre, o anche utilizzato a nuovi tipi di display ottici. “Immaginate una casa con finestre che utilizzano questo materiale trasparente e che, combinato con un tetto solare, avrebbe tagliato sensibilmente i costi dell’elettricità. Questo è davvero molto emozionante “, continua Cotlet. Gli scienziati affermano che questo metodo può risultare davvero conveniente e potenzialmente scalabile per una produzione di dimensione industriale. Conclude Cotlet: “Il nostro lavoro sta prevedendo sempre di più una più profonda comprensione delle proprietà ottiche della struttura a nido d’ape. Il prossimo passo sarà quello di utilizzare questi film sottili per fabbricare celle solari organiche trasparenti e flessibile per poi applicarle ad altri dispositivi.”
www.genitronsviluppo.com